L’arte contemporanea di fronte al colonialismo italiano in Libia, tra autobiografia, memoria e critica postcoloniale
Pubblicato 2024-04-22
Parole chiave
- Decolonizzazione,
- Archivi,
- Umanitarismo comunitario,
- Mario Schifano,
- Mu’ammar Gaddafi
Come citare
TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Abstract
Apparentemente meno eclatante della guerra di Etiopia, l’esperienza coloniale italiana in Libia si presta a monitorare nel presente le variazioni della consapevolezza storica ed etica di quelle vicende e delle ricadute odierne. A partire da alcuni esempi sgranati tra anni Ottanta e Ventunesimo secolo, il testo individua posture e prospettive critiche diverse, avanzando l’ipotesi di una possibile rilettura in tale chiave di opere fin qui mai considerate da tale punto di vista. In particolare, dal confronto tra i lavori recenti di Patrizio Di Massimo – in dialogo proprio con la generazione della Scuola di Piazza del Popolo – Martina Melilli e Alessandra Ferrini emerge una ricca gamma di sfumature nel maneggiare tali difficili memorie che lungi dall’essere inerti documenti d’archivio, si palesano nelle forme variabili di testimoni viventi, eredità reclamate, violenza e retorica attuali.