Published 2024-12-19
Keywords
- Duilio Cambellotti,
- Greek Theatre of Syracuse,
- stage movement,
- costumes,
- stage direction
How to Cite
Abstract
Quella del regista teatrale è figura di recente istituzione, dal momento che, fin dai tempi dei tragediografi ellenici, molto spesso era lo stesso autore a dare agli attori indicazioni gestuali, mentre una vera e propria geografia di movimenti pressoché ricorrenti e stilizzati veniva il più delle volte appuntata a latere o per inciso al testo. Ai primi del Novecento, l’estensione dell’immaginario visivo e la presa in carico del repertorio storico necessitano la cura di un istituto registico maggiormente complesso, specie laddove l’autore non è più presente a dare indicazioni, né le sue annotazioni a margine del testo risultano più bastevoli alla definizione di un movimento che non è più solo convenzione.
Quando l’artista romano Duilio Cambellotti (1876-1960), disegna le scene per le prime edizioni degli Spettacoli Classici al Teatro di Siracusa, dal 1914 sino al 1948, il ruolo del regista non è ancora istituzionalizzato, pur ravvisando la necessità di una guida stilistica e tecnica per i movimenti attoriali. Ecco, dunque, che molte volte il bozzetto scenico, quasi come necessità, prefigura i movimenti registici, non solo dal punto di vista tecnico di una mera “geografia” di palcoscenico, ma soprattutto dal punto di vista stilistico, in un’unità visiva e gestuale. Attraverso la disamina di alcuni bozzetti di Duilio Cambellotti, il paper evidenzia come tale prassi è sintomatica della prevalenza dell’aspetto interpretativo su quello testuale e di come il progetto visivo dello spettacolo non sia più frutto di un’unica maestranza (generalmente ancorata al magistero pittorico), bensì la risultante di una sinergia molteplice tra apparati tridimensionali e quadridimensionali.