N. 4 (2022)
Contributi

Un documento per il Sodoma ventenne a Roma

Pubblicato 2024-04-22

Parole chiave

  • Sodoma,
  • Battista Tomarozzi,
  • famiglie romane,
  • collezioni antiche,
  • umanisti,
  • Marco Antonio Altieri
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Come citare

Mazzalupi, M. (2024). Un documento per il Sodoma ventenne a Roma. La Diana, (4), 94–103. Recuperato da https://riviste.fupress.net/index.php/diana/article/view/2690

Abstract

Un atto notarile inedito colloca con sicurezza il Sodoma a Roma nel 1497, nel cuore dell’ampio vuoto di notizie che separa il tirocinio in Piemonte dall’approdo a Siena, confermando un primo soggiorno giovanile nella città papale già ipotizzato su basi stilistiche dalla critica più avvertita. Il personaggio che nell’occasione ospitò nella propria casa il pittore vercellese (presente al rogito in veste di testimone) è Battista Tomarozzi, un membro dell’élite nobiliare già noto alla romanistica, il cui profilo viene ora meglio chiarito grazie a nuovi documenti e a una biografia coeva qui pubblicata: legato alle maggiori famiglie romane, alla curia pontificia e, almeno in gioventù, anche alla corona aragonese, egli coltivò interessi culturali, educandosi presso due umanisti e raccogliendo una collezione di antichità dalla quale Sodoma potrebbe aver tratto qualche frutto.