Un dipinto di Felice Ficherelli a Bologna: il Ritratto di Guido Antonio Arcimboldi
Pubblicato 2024-04-22
Parole chiave
- Felice Ficherelli,
- Guido Antonio Arcimboldi,
- Pittura fiorentina,
- Arte italiana del XVII secolo,
- Corte medicea
Come citare
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Abstract
L’articolo esamina un ritratto di scuola fiorentina conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna e già attribuito a Giovan Battista Vanni. Si tratta del Ritratto di Guido Antonio Arcimboldi, nobiluomo milanese, che lasciata la città natale in data imprecisata si stabilì a Firenze, presso la corte medicea, dove sarebbe divenuto paggio e in seguito «capitano di corazze» al servizio del granduca Ferdinando II de’ Medici. Per ragioni stilistiche si propone qui l’attribuzione del ritratto, attraverso confronti con opere certe del pittore, al toscano Felice Ficherelli (1603-1660), allievo di Jacopo da Empoli ma avvicinatosi, nella sua maturità, ai modi di Francesco Furini di cui, nel dipinto bolognese, si avverte la notevole influenza stilistica.