La xilografia di Mimì Buzzacchi Quilici: paesaggi sentimentali tra antichità e modernità

Pubblicato 2025-07-04
Parole chiave
- xilografia,
- donne artiste,
- fascismo,
- paesaggio,
- Ferrara
Copyright (c) 2025 Rosanna Carrieri

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Abstract
L’attività artistica di Mimì Buzzacchi Quilici, sin dalla sua formazione negli anni Venti, si distingue non solo per la pittura ma anche per uno spiccato interesse per l’incisione, che la porta a sperimentare tecniche e soggetti diversi. Nel corso degli anni affina la pratica xilografica, raggiungendo esiti di grande interesse, soprattutto tra gli anni Trenta e Quaranta, attenzionati e valorizzati dalla critica. Il contributo si sofferma su questa produzione, ripercorrendo gli anni della sua formazione, anche attraverso testimonianze tratte dal suo diario d’artista, sino alle partecipazioni alle Biennali e Quadriennali durante il ventennio fascista, ricomponendo il corpus delle opere xilografiche esposte in tali occasioni. Riconsiderare la figura di Mimì Buzzacchi all’interno del suo contesto di riferimento e alla luce dei riconoscimenti ottenuti come xilografa, oltre che dei legami e delle relazioni intessute, permette di rileggere la sua produzione, finora non diffusamente nota.