N. 2 (2021)
Studi

Sui rapporti tra Giulio Mancini e Fabio Chigi e sull’indice dei Pittori, scultori e architetti ferraresi

Bruno Carabellese
Università degli Studi di Firenze, di Pisa e di Siena Dottorato di ricerca Pegaso in Storia delle arti e dello spettacolo

Pubblicato 2024-04-22

Parole chiave

  • Fabio Chigi,
  • Giulio Mancini,
  • Appunti sulle arti,
  • Ferrara,
  • Storiografia artistica

Come citare

Carabellese, B. (2024). Sui rapporti tra Giulio Mancini e Fabio Chigi e sull’indice dei Pittori, scultori e architetti ferraresi. La Diana, (2), 34–55. Recuperato da https://riviste.fupress.net/index.php/diana/article/view/2582

Abstract

L’articolo si propone di porre l’attenzione su materiale manoscritto inedito o poco conosciuto conservato presso il fondo Chigi della Biblioteca Apostolica Vaticana relativo agli anni della formazione e degli inizi della carriera ecclesiastica del senese Fabio Chigi, futuro papa Alessando VII. Dall’analisi di questi manoscritti si ricavano nuove informazioni circa il suo rapporto con Giulio Mancini. In particolare, si confrontano alcune opinioni espresse dal Chigi sull’arte antica e moderna con quelle del medico senese, insieme a note alle Considerazioni sulla pittura che evidenziano la forte influenza di Mancini sul giovane prelato, ma anche l’indipendenza e l’autonomia di questi. Inoltre, attenzione specifica è dedicata al progetto di Fabio Chigi, datato 1630 ma rimasto incompiuto, di scrivere un’opera storica sulle arti a Ferrara sulla base degli artisti (pittori, scultori e architetti) che lasciarono opere nella città emiliana a partire dal Quattrocento fino ai primi decenni del Seicento. Il testo, sebbene incompiuto, è un’ulteriore testimonianza, rimasta finora inedita, dei profondi interessi del Chigi nelle arti figurative, e si inserisce a date molto precoci nel filone letterario delle storiografie artistiche locali.