Il difficile cammino del decentramento tra riforme, emergenze e resistenze. Alla ricerca di un “sistema delle autonomie territoriali"
Published 2024-09-23
Keywords
- territorialautonomies,
- regionalism,
- administrativelaw
Copyright (c) 2024 Gianluca Gardini
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Abstract
In Italia, le riforme territoriali sono state troppo spesso “reattive”, ossia introdotte in risposta a fenomeni congiunturali, e parziali, ossia immaginate per un singolo livello di governo, in assenza di una visione organica e sistemica delle autonomie. Lo sguardo riformatore dovrebbe invece allargarsi, ed estendersi all’insieme degli enti territoriali: dai piccoli comuni, spesso inadeguati a gestire il complesso di funzioni amministrative che il principio di sussidiarietà riversa su di essi; all’area vasta, composta da enti dalla natura incerta, oggetto di continui ripensamenti e indicazioni contrastanti da parte del nostro legislatore; per arrivare alle Regioni, che in Italia non sono state in grado di assumere il ruolo di indirizzo politico del sistema locale assegnato loro dalla Costituzione, e sin dai primi anni di vita si sono comportate come grandi enti di gestione, come macro-comuni che entrano in competizione con gli enti locali minori. Ciò, tenendo in considerazione il grande cambiamento che il regionalismo differenziato si appresta a introdurre nell’organizzazione del Paese.
In Italy, territorial reforms have too often been "reactive", in the sense of introduced in response to economic events, and partial, in the sense of imagined for a single level of government, in the absence of an organic and systemic vision of autonomies. The reformist gaze should instead broaden and extend to all local authorities: from small municipalities, often inadequate to manage the complex of administrative functions that the principle of subsidiarity places on them; to the supra-municipal area, made up of entities of uncertain nature, subject to continuous rethinking and conflicting indications by our legislator; to get to the Regions, which in Italy have not been able to assume the role of political direction of the local system assigned to them by the Constitution, and since the first years of life have behaved like large management bodies, like macro-municipalities that enter in competition with smaller local authorities. This, taking into consideration the great change that asymmetric regionalism is preparing to introduce in the organization of the country.