Pubblicato 2024-04-22
Parole chiave
- Sol LeWitt,
- Lucinda Childs,
- Minimalismo,
- Danza moderna,
- Film d'artista
Come citare
TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Abstract
L’articolo propone un’analisi storico-artistica dell’unico film-décor di Sol LeWitt, realizzato nel 1979 per la performance Dance (coreografia di Lucinda Childs, musica di Philip Glass). Con un montaggio serrato che varia scala e angolazioni, il film raddoppia i danzatori in scena e, proiettato su uno schermo traslucido davanti al proscenio, potenzia e sovverte la visione spettatoriale. La letteratura critica su LeWitt è priva di contributi autonomi consacrati all’intervento, finora indagato solo dalla prospettiva della coreografa. Si intende dunque contestualizzare storicamente il film entro l’intera attività dell’artista, approfondendo il grado di coerenza concettuale, visuale e operativa che lega il lavoro al resto del corpus, tramite l’instaurazione di puntuali confronti. Due ulteriori paralleli tecnico-formali, individuati nel cinema di S. M. Eisenstein (progetto per Glass House) e nella videoarte degli anni Settanta, daranno misura dell’articolazione semantica del film di LeWitt.