N. 4 (2022)
Studi

Sulla funzione del cosiddetto ‘vestibolo’ del Duomo di Siena e sul suo ciclo di dipinti murali: pattern narrativi e nuove identificazioni iconografiche

Rebecca Mencaroni
Università degli Studi di Siena Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici

Pubblicato 2024-04-22

Parole chiave

  • Duomo di Siena,
  • affreschi del tredicesimo secolo,
  • schemi narrativi,
  • identificazioni iconografiche,
  • altare

Come citare

Mencaroni, R. (2024). Sulla funzione del cosiddetto ‘vestibolo’ del Duomo di Siena e sul suo ciclo di dipinti murali: pattern narrativi e nuove identificazioni iconografiche. La Diana, (4), 9–37. Recuperato da https://riviste.fupress.net/index.php/diana/article/view/2681

Abstract

Il presente articolo intende approfondire la questione della funzione della cosiddetta ‘cripta’ del Duomo di Siena attraverso una rinnovata analisi della sequenza degli episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Tramite il confronto con altri cicli pittorici e con la Maestà di Duccio di Buoninsegna vengono proposte nuove possibili identificazioni iconografiche sia di alcuni episodi superstiti, sia delle scene perdute. La ricostruzione dei potenziali schemi narrativi dei due cicli contribuisce ad approfondire la questione dell’originaria presenza dell’altare, nonché della generale organizzazione dello spazio, con un’attenzione costante ai dipinti e all’architettura dell’ambiente.