Tre metri quadri: lo spazio della dignità? Il valore del criterio spaziale nelle decisioni riguardanti la violazione dell’art. 3 CEDU
Published 2024-09-23
Keywords
- CEDU,
- spazio,
- cella
Copyright (c) 2024 Alberto Carrassa
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Abstract
Il presente lavoro intende analizzare l’importanza del criterio spaziale nella valutazione della violazione dell’art. 3 CEDU. In particolare, nella prima parte dell’elaborato si procederà ad una premessa riguardante le condizioni che hanno portato all’introduzione dell’art. 35-ter o.p., disciplinante il rimedio compensativo attivabile dal detenuto in caso di violazione dell’art. 3 CEDU. Successivamente, si verificherà come il criterio spaziale, riconosciuto nel limite minimo di 3 mq per ogni detenuto, abbia assunto valore dirimente nella valutazione riguardante la violazione dell’art. 3 CEDU, fino alla innovativa sentenza Muršić c. Croazia del 2016. Il contributo analizzerà, infine, come la giurisprudenza nazionale ha applicato i criteri provenienti da Strasburgo. Dopo un primo periodo di titubanza nell’abbracciare una valutazione pienamente multifattoriale, infatti, si assiste, con l’ordinanza n. 3831/2023 del Magistrato di Sorveglianza di Firenze, a un nuovo concreto passo in avanti.
The following paper aims to analyze the significance of the spatial standard in assessing the violation of Article 3 of the ECHR. The first part of the paper will provide a premise regarding the conditions that led to the introduction of Article 35-ter o.p., which regulates the compensatory remedy available in case of violation of Article 3 of the ECHR. Subsequently, the paper will examine how the spatial standard, recognized in the minimum limit of 3 square meters per prisoner, has become decisive in the assessment of the violation of Article 3 of the ECHR, up to the 2016 case of Muršić v. Croatia. Finally, the paper will analyze how the national courts have applied the criteria emanating from Strasbourg. After an initial period of hesitation in embracing a fully multifactorial evaluation, the new ordinance no. 3831/2023 of the Surveillance Magistrate of Florence represents a new concrete step forward.