Lo spazio della pena di morte negli Stati Uniti

Abstract

La pena di morte nello scenario degli Stati Uniti rappresenta, tutt'oggi, un tema di grande interesse, considerando che quella statunitense è l’unica democrazia occidentale nella quale permane tale controversa punizione. L'obiettivo del presente contributo è, innanzitutto, quello di fare luce sulla reale ed effettiva operatività della pena capitale nel panorama statunitense; in secondo luogo, quello di comprendere le ragioni della sopravvivenza di tale elemento che è, inequivocabilmente, parte integrante del c.d. American exceptionalism. A questo fine sarà, evidentemente, indispensabile prendere in considerazione il peculiare contesto statunitense: il federalismo, il localismo, nonché altri tropi culturali saranno le stelle polari della nostra indagine. Altrettanto inevitabile sarà esaminare il ruolo che la Corte Suprema federale ha avuto nel definire gli spazi riservati alla pena capitale, nonché l'attuale configurazione della “macchina della morte”.

The death penalty in the scenario of the United States of America represents a topic of great interest today, considering that the U.S. one is the only Western democracy in which this controversial punishment remains. The aim of this contribution is, firstly, to shed light on the real and effective operation of capital punishment in the U.S.; secondly, to understand the reasons for the survival of this element that is, unequivocally, a component of the so-called American exceptionalism. In order to reach the above-mentioned conclusions, it will, evidently, be essential to take into consideration the peculiar U.S. context: federalism, localism, as well as other cultural tropes will be the polar stars of our investigation. Equally inevitable will be an examination of the role that the U.S. Supreme Court has played in defining the spaces reserved for capital punishment, as well as the current configuration of the “machinery of death”.