«An ordinary maladjustment»: sull’identità di genere nelle mostre di Massimo Campigli da Julien Levy

Pubblicato 2025-03-13
Parole chiave
- Massimo Campigli,
- Julien Levy,
- Transatlantic transfers,
- Arte fantastica,
- Surrealismo italiano
- Arte queer ...Più
Come citare

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Abstract
Noto come il gallerista dei surrealisti, Julien Levy è stato anche l’unico statunitense degli anni Trenta a promuovere un numero significativo di artisti italiani negli USA. Il principale tra loro è Massimo Campigli, che Levy presentava al pubblico americano nell’ambito tra Surrealismo e Arte fantastica a cui la galleria era legata, sottolineando la componente psicologica e destabilizzante del suo lavoro. Campigli partecipava a questa proposta interpretativa esplorando e destabilizzando nel lavoro esposto alla Levy Gallery la propria identità di genere secondo strategie che oggi definiremmo queer.