Il ruolo dell’Ue nella diffusione dei diritti fondamentali in Stati terzi: strumenti vincolanti e adeguamento “spontaneo” agli standard dell’Unione
Published 2023-09-11
Keywords
- diritti fondamentali
Copyright (c) 2023 Adelina Adinolfi
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Abstract
Il Trattato dell’UE prevede che l’Unione debba promuovere i propri valori nelle relazioni con i Paesi terzi al fine di consolidare e sostenere il rispetto dei diritti umani. Questo ruolo è svolto dall’Unione mediante una varietà di strumenti che, fondandosi sulla rilevanza del mercato interno e sui meccanismi della politica commerciale comune, stabiliscono regole (in accordi o atti normativi) volte a promuovere il rispetto dei diritti umani e a contrastarne le violazioni. Nella prassi recente, a questi meccanismi di natura vincolante si accompagnano dinamiche di natura “spontanea” che favoriscono la diffusione in Stati terzi degli standard di tutela dei diritti fondamentali accolti dall’Unione. L’articolo si propone una ricognizione delle diverse modalità attraverso le quali avviene tale diffusione, considerando sia i comportamenti posti in essere da soggetti privati, sia i fattori che possono favorire l’adozione in Stati terzi di soluzioni normative che ricalcano il modello europeo di regolazione. È infine rilevata una (emergente) tendenza dell’Unione a costruire, in alcuni ambiti strategici, un proprio ruolo di regolatore globale, sia entrando nella competizione normativa con i Paesi leader nello sviluppo tecnologico, sia facendo ricorso a strumenti di cooperazione e di dialogo politico con Stati terzi e nell’ambito di organizzazioni internazionali.
The EU Treaty requires the Union to promote its values in the relations with third countries to consolidate and support respect for human rights. This role is performed by the Union through a set of different tools which, grounding on the relevance of the internal market and on the mechanisms of the common commercial policy, establish rules (through international agreements or legislation) aimed at promoting respect for human rights and combating violations of the same. In recent practice, these tools having binding force are complemented by new paths of a "spontaneous" nature which favor the diffusion in third countries of the standard of protection of fundamental rights accepted by the Union. The article proposes a survey of the different ways in which this diffusion takes place, considering both the behaviors put in place by private subjects and the factors that can favor the adoption of regulatory solutions that follow the European regulatory model. Finally, the article detects an (emerging) tendency for the Union to build, in some strategic areas, its own role as a global regulator, both by entering into regulatory competition with the leading countries in technological development, and by resorting to policy dialogue and cooperation instruments with third countries and within international fora.