Come il dualismo della forma di governo italiana ha ritardato una riforma, al contrario, impellente per l’allora Quarta Repubblica francese
Published 2024-02-15
Keywords
- dualismo,
- forma di governo,
- quarta repubblica francese
Copyright (c) 2024 Lapo Montelatici
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Abstract
La forma di governo italiana e quella della Quarta Repubblica francese sono state più volte messe a confronto. I due Paesi sperimentano, infatti, le medesime preoccupazioni di fondo, fornendo ad esse le medesime soluzioni. Tuttavia, l’Italia rinuncia fin da subito ad impostare la propria forma di governo su basi monistiche, attribuendo alla presidenza della Repubblica un ruolo chiave nella gestione dei fievoli equilibri post-Seconda Guerra Mondiale. Il presidente della Repubblica italiano si trova, così, a gestire un alto tasso di conflittualità, al quale le poche razionalizzazioni incidenti sul rapporto di fiducia, da un lato, e l’assenza di una diversa legislazione elettorale, dall’altro, difficilmente possono porre rimedio. Altrimenti detto, l’Italia, a differenza della Quarta Repubblica francese, attribuisce alla propria forma di governo un’anima dualista, rimandando, al contempo, non solo una riforma sostanziale del proprio sistema politico, ma anche la percezione che ciò possa essere necessario.
Several times, the form of government of Italy and the form of government of the French Fourth Republic have been compared. Indeed, Italy and the French Fourth Republic experience the same essential concerns, finding the same solutions. However, Italy gives up restarting its own form of government on monism, giving the President of the Republic a key role in the handling of the Post-World War II feeble balance. So, the Italian President of the Republic ends up handling a high rate of conflict, which a few rationalizations influencing the vote of confidence, on one side, and the lack of a different electoral legislation, on the other, could not remedy. In other words, Italy, unlike the French Fourth Republic, gives its own form of government a dualist being, postponing, at the same time, not only a substantial reform of its own political system, but also the perception that it could be necessary.