Published 2025-10-29
Keywords
- neuroscienze,
- processo,
- penale
Copyright (c) 2025 Tommaso Mucci

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Abstract
Il contributo si pone l’obiettivo di consegnare alcune brevi riflessioni sul potenziale impatto delle neurotecnologie, ancora in pieno sviluppo, nel processo penale italiano. È centrale il dibattito, sviluppatosi nell’ultimo decennio, sulla necessità o meno di introdurre nuove norme relative ai cc.dd. neurodiritti all’interno delle principali Carte dei diritti. Il tema intreccia poi direttamente non solo il ben noto problema della fluida dinamicità del progresso tecnologico, ma altresì l’illuminante tema di fondo dei limiti all’accertamento della verità nel processo penale. Ciò che si intende sostenere è: da un lato, utilizzando come faro il principio di proporzionalità, la necessaria esclusione del contributo probatorio fornito dalle BCI e, dall’altro, l’inopportunità di introdurre nuove norme relative ai neurodiritti, pena l’impossibilità di una feconda interpretazione evolutiva del dettato costituzionale.
This paper aims to investigate the potential impact of neurotechnologies on the Italian criminal trial. The debate that has arisen in the last decade, concerning the need to introduce neurorights in the main Charters of Rights, here plays a key role. This theme then directly faces not only the well-known issue of the dynamism of technological progress, but also the limits to the pursuing of the truth in criminal trials. This study wants to remark: on the one hand, the necessary exclusion of the evidence provided by the BCIs by using the principle of proportionality as a guide; on the other, that the introduction of rules concerning neurorights is not necessary, due to the fact that this may lead to the impossibility of a fruitful evolutionary interpretation of the Italian Constitution.